All’intero dell’area protetta, a 565 m di altitudine, si trova il Santuario della Madonna del sasso. La località era, in antico, individuata dal toponimo latino saxum o silex o masso (da cui probabilmente deriva il nome moderno) a cui successivamente si affiancò anche Monte Romito (collegato ad antichi riti agrari).
Le sue origini sono oscure, ma si racconta che in antico, sul luogo dove oggi sorge il Santuario, ci fosse un Tabernacolo, detto dell’Eremita, che custodiva una statua della Madonna; secondo alcuni questo doveva risalire al IV-V secolo d.C., secondo altri all’IX secolo, identificando l’eremita con Andrea, il fratello di Santa Brigida. Successivamente, intono al 1000 venne costruito un piccolo oratorio. Il Santuario vero e proprio fu edificato a seguito di alcuni eventi miracolosi che si verificarono nella zona sul finire del XV secolo: secondo la tradizione, nel 1484 la Madonna apparve a due pastorelle della famiglia Ricovera (che abitava a Linari, nella vallata) guarendo il loro padre gravemente ammalato. Tra il 1484 e 85 le pastorelle ebbero altre apparizioni, ma fu solo in seguito all’apparizione del 1485, davanti a molte persone riunitesi per pregare, che, eliminati i dubbi sulle precedenti apparizioni, venne decisa la costruzione di un Santuario. Il 2 luglio 1490 fu intrapresa l’edificazione della nuova chiesa, come richiesto dalla Vergine nell’ultima apparizione. L’edificazione fu completata nel 1504 e rielaborata negli anni seguenti. Per esempio, il loggiato esterno fu realizzato nel Seicento per ospitare i numerosi pellegrini, ad eccezione dell’arcata più alta, davanti all’ingresso della chiesa, che faceva parte del complesso originario.