La strada che solitamente si percorre per raggiungere il Sasso passa da “le Lucole”. Lucole viene dal latino lucos e significa bosco sacro; questo va a ricollegarsi con la sacralità della zona. Da qui saliamo e giungiamo alla strada lastricata che porta fino al Santuario, restaurata negli anni 2000. In realtà, i lavori per questa strada iniziarono nel 1733 ad opera della famiglia Leonardi (che avevano altri possedimenti, tra i quali i Palazzo in Doccio) che risiedeva a Linari; assieme a questa venne realizzato anche un muro di un centinaio di metri e il cancello, detto appunto cancello Leonardi (per intendersi, il muro ed il cancello sono quelli che troviamo all’inizio della salita nel bosco).
Ovviamente per raggiungere il Sasso c’erano anche altri itinerari che sono stati poi abbandonati. Prima della “strada Leonardi”, veniva utilizzato un percorso diverso che costeggiava a ovest le case delle sorelle Ricovera (Linari) e proseguiva fino al Santuario in un erto percorso. Inoltre, la strada che parte poco sopra Lubaco, che è oggi la principale per raggiungere il Santuario in macchina, acquistò importanza soprattutto per chi veniva da Firenze alla fine del 1500. Si racconta infatti che fu proprio in quegli anni che venne ampliata e resa percorribile dalle carrozze per volere della moglie di Ferdinando I de’Medici, Cristina di Lorena, che era solita recarsi in questo luogo per omaggiare la Madonna. Un altro percorso è quello che arriva al Santuario dalla Villa di Roncolino.
Linari si trova sulla sinistra rispetto alla strada lastricata per raggiungere il Sasso. A Linari furono costruite tre case: villetta, colombaia e casa colonica. La prima, costruita intorno agli anni 50, è la più recente. Colombaia è la Casa dei Leonardi; il nome deriva da un torretta, presente nell’immobile, che serviva per allevare colombi. La casa colonica era invece la casa di Giovanni Ricovera e delle pastorelle ed è l’edificio più antico.
I sentieri di Arianna 